Quantcast
Channel: Serpenti del Ticino
Viewing all 114 articles
Browse latest View live

2013 anno mediatico.

$
0
0

Spero che i frequentatori del mio blog abbiano sempre percepito che i protagonisti di questo sito sono i serpenti (in primo luogo) e la natura in generale. Chiaro, queste righe non si materializzano spontaneamente dal nulla, è anche vero che in qualche articolo sono apparsi amici e conoscenti,[...]

Montivipera raddei

$
0
0

La vipera raddei (Montivipera raddei) prende il nome dal naturalista prussiano, deceduto nel 1903 a Tifilis in Georgia, Gustav Radde, che ne consegnò alcuni esemplari allo zoologo Böttger. Questa robusta vipera, i cui maschi possono sfiorare il metro di lunghezza, mentre le femmine restano[...]

Ci risiamo, primavera!

$
0
0

Tra le osservazioni che preferisco, ci sono queste, le osservazioni primaverili. Appena il tempo migliora e le giornate si scaldano, perlustro qualche habitat che mi pare ideale… spesso sono passeggiate prive di incontri coi serpenti, ma è gradevole osservare la natura riavviarsi, vedere una[...]

Qualche giorno in Marocco.

$
0
0

Nelle scorse settimane ho avuto l’occasione di trascorrere alcuni giorni in Marocco alla ricerca di serpenti. La fauna del Marocco ha la particolarità di avere da una parte, delle influenze europee… la Spagna è vicinissima e millenni fa era attaccata al continente africano, dall’altra parte[...]

Giretto in Montenegro!

$
0
0

Solitamente ogni anno organizzo qualche giorno di osservazioni in Ticino oppure in Vallese con l’amico Yves. Quest’anno abbiamo deciso di cambiare aria e ci siamo diretti nella Penisola Balcanica, più precisamente in Montenegro. L’area balcanica è ricca di rettili e anfibi. L’influenza[...]

Ticino, sempre bello!

$
0
0

Malgrado le scampagnate all’estero, ammetto che è sempre un grande piacere girovagare per le nostre valli! In Ticino abbiamo la fortuna di trovare molti ambienti relativamente intatti, anche se non totalmente incontaminati, vista la tangibile presenza umana. I rettili, ma molti altri animali[...]

Estate 2014…estate?

$
0
0

Anche quest’anno l’estate sta finendo…. fosse mai cominciato!! Quest’anno la stagione è stata piuttosto catastrofica dal punto di vista meteorologico, per cui le giornate che ho potuto dedicare all’osservazione di serpenti sono state relativamente poche. Il vantaggio delle numerose giornate[...]

L'autunno torna.

$
0
0

Scusate per la strana impaginazione (che il gelo abbia già colpito?)... non so cosa sia successo...ma mi richiederebbe troppo tempo rifare tutto l'articoletto da capo! Eccoci di nuovo alle porte dell'inverno! Come sempre in questo periodo, la natura si prepara lentamente al riposo, alla morte[...]

Anche quest'anno il freddo arriva!

$
0
0


Anche quest’anno siamo arrivati alla fine della stagione favorevole ai rettili. Le giornate che si accorciano e le temperature notturne che si abbassano fanno scattare quel meccanismo che guida i rettili verso i loro posti di latenza invernale.

Le uova dei serpenti ovipari si sono schiuse, i serpenti ovovivipari hanno messo al mondo i loro piccoli, e se ciò è avvenuto abbastanza presto, sia i nuovi nati che le madri hanno potuto beneficiare di almeno un pasto per poter superare il periodo invernale. Se le nascite sono state tardive, bisogna sperare che questi animali abbiano comunque abbastanza riserve corporee per potersi risvegliare appena il tempo mite fa ritorno.

Visto che sono stato piuttosto occupato negli ultimi mesi, non ho avuto modo di dedicarmi ad aggiornare il blog, ma recupero ora, con una carrellata di osservazioni fatte tra estate e autunno, sperando di non nausearvi troppo!

 

 

 

8124408331 9e3c781343 k

Vipera berus, femmina gravida. Osservate bene questo animale fotografato in Ticino, anche nelle immagini seguenti. Le popolazioni di marasso del Sud delle Alpi sono piuttosto diverse da quelle della parte Nord.

 

autunno-2012 7199 copia 2

 

autunno-2012 7118 copia


 

Ora vi mostro alcuni individui di Vipera berus osservati durante un'escursione nell'Oberland Bernese.

 

autunno-2012 1207 copia

Femmina.


 

autunno-2012 1381 copia


 

autunno-2012 3311 copia

Maschio.


 

autunno-2012 1520 copia

Femmina.


 

autunno-2012 2978 copia

Maschio.


 

 

autunno-2012 3723 copia

Di nuovo una femmina.

 


autunno-2012 3747 copia

 

autunno-2012 3710 copia

Da notare le tipiche squame grandi che solitamente porta sul capo la Vipera berus.

 

 

 

A pochi chilometri, sempre nell'Oberland, si possono osservare delle Vipera aspis atra. Molti degli individui di questa popolazioni sono melanici o melanotici, cioé neri o con forte presenza di nero nella loro livrea.

 

autunno-2012 2032 copia

Alcuni esemplari con labiali rossicce (melanotico)...


 

autunno-2012 1775 copia

...altri totalmente neri (melanico).


 

autunno-2012 1818 copia

Splendido maschio dalla livrea più "tradizionale".


 

autunno-2012 3954 copia

Altro esemplare di Vipera aspis atra melanotico.

autunno-2012 3936 copia


 

autunno-2012 4214 copia

Altro esemplare, dalla livrea grigia.


 

autunno-2012 2245 copia

Coronella austriaca. Sia nell'habitat della Vipera berus che in quello della Vipera aspis atra, non é raro osservare questo colubro...

 

autunno-2012 2379 copia

...e ci si imbatte pure in qualche "lecornia da serpente".


 

autunno-2012 4078 copia

Abbandonimo il Nord delle Alpi sotto l'occhio vigile di questa vipera.

 


 

Di seguito vi mostro un giovane esemplare di Vipera berus osservata in Piemonte, con Matteo. Siamo di nuovo con un individuo del Sud delle Alpi. Lungo una ventina di centimentri, stava terminando un pasto, composto da una piccola rana.

 

autunno-2012 4917 copia

 

autunno-2012 5037 copia

 

autunno-2012 4985 copia


 

 

 

Le osservazioni seguenti sono tutte state fatte nel Canton Ticino. Come sempre non indico le località dei ritrovamenti, e questo a tutela degli animali, onde evitare bracconaggi.

 

8124418834 32f13743f6 k

Vipera aspis atra, femmina in una pietraia di alpeggio.


 

autunno-2012 5141 copia

Altra femmina.


 

autunno-2012 5421 copia

Sempre una femmina.


autunno-2012 5395 copia

Ritratto della precedente.


 

autunno-2012 5848 copia

Giovane maschio.


 

autunno-2012 6443 copia

Altra femmina.


 

8124404857 5a85a3758f k

La medesima femmina fotografata nel suo habitat.


 

autunno-2012 6223 copia

Grosso e splendido maschio della medesima popolazione delle Vipera aspis atra precedenti.


 

autunno-2012 7299 copia

Neonato di ramarro, Lacerta bilineata.



 

autunno-2012 6554 copia

Splendido maschio di Vipera aspis francisciredi.

autunno-2012 6713 copia


autunno-2012 6765 copia

 

autunno-2012 6812 copia


 

Nelle vicinanze di quel bel maschio, ho potuto osservare la femmina seguente.

autunno-2012 6996 copia

 

autunno-2012 70392 copia


 

Per chi si facesse tradire dalle immagini del mio sito o di altri siti dal carattere simile, mostro un paio di fotografie scattate nel medesimo habitat di quello delle Vipera aspis francisciredi precedenti. Vedrete che solitamente questi serpenti preferiscono optare per un mimetismo più efficace.

 

autunno-2012 r0584 copia

Grossa femmina di vipera nei rovi.


 

autunno-2012 0585 copia

Altra Vipera aspis francisciredi in una catasta di rami secchi.


 

autunno-2012 0512 copia

Questa la si vede meglio, ma camminando e non cercandole, passano facilmente inosservate.

 

 

 

422368 10150980440927944 1774025329 n

Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) in un cespuglio.



 

546376 10151047878347944 1120085034 n

Natrix natrix melanotica.


 

 

564316 10150831176162944 1667581204 n

Neonato di Colubro di Esculapio.



 

Concludo con le ultime osservazioni fatte quest'anno, in data 25 ottobre. Mi son recato in un habitat dove solitamente vado solo in primavera per osservare il risveglio delle vipere. Ero poco speranzoso di osservare qualche serpente in quanto le previsioni meteorologiche davano netti abbassamenti della temperatura per il giorno seguente...

 

autunno-2012 7783 copia

Come prima traccia vedo questa muta di colubro, segno che pochi giorni prima qualche cosa si muoveva ancora. Ad un tratto vedo, in un cespuglio, una sagoma sospetta...


autunno-2012 7669 copia

...avvicinandomi piano ho scattato questa foto furtiva a questa femmina di Vipera aspis francisciredi.


autunno-2012 7653 copia

 

Felice e doddisfatto, mi incamminavo verso l'auto pensando tra me e me a quanto fosse difficile osservare dei nuovi nati di vipera in ambienti così cespugliosi (cosa molto positiva per il loro mimetismo e quindi la loro sopravvivenza!!), quando ad un tratto ecco che ne vedo uno!!!

 

Meglio di così per finire la stagione non poteva andarmi! 

Posso quindi concludere questo articoletto con l'immagine di questo viperotto nato poche settimane prima, che dovrà affrontare un duro inverno freddo e i primi anni della sua vita, sormontando mille pericoli e insidie, prima di raggiungere la maturità sessuale e poter mandare avanti la sua specie.

 

Buona fortuna!!

 

autunno-2012 7791 copia

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2012 . Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.



 

Dolichopoda geniculata. Una nuova cavalletta per la Svizzera!

$
0
0

Un paio di inverni fa, assieme agli amici Patrick Scimè e Patrick Kistler, ci siamo recati in una piccola grotta del Mendrisiotto per accertarci della presenza di anfibi in un piccolo lago sotterraneo.

 

Dolichopoda 7854 copia


Dopo aver osservato alcune larve di salamandra in acqua, abbiamo comunque dato un occhiata alle varie formazioni minerali presenti nella grotta. Tra un ragnetto e l’altro ecco che osserviamo una cavalletta di grotta. Tra una battuta e l’altra sul rischio di farsi pungere dall’ovodepositore  (che sembra minaccioso, ma è totalmente innocuo) scatto una rapida foto all’insetto.

 

Dolichopoda 7892 copia


Arrivato a casa, per pura curiosità, posto tale immagine sul forum naturamediterraneo, in modo che chi ne ha le conoscenze possa identificare la cavalletta.

 

Dolichopoda 0024 copia 20101031174756 DSC 0024 copia


Dopo varie risposte, risulta che potrebbe essere una determinata cavalletta, non ancora segnalata sul territorio svizzero.

Si insinua pure il dubbio sulla corretta identificazione della cavalletta.

 

Grazie a Roberto A. Pantaleoni, ci mettiamo in contatto con Mauro Rampini, noto specialista di questi ortotteri, e con Carlo Morelli decidiamo di tornare nella grotta per catturare e fotografare in condizioni migliori le cavallette.

Va precisato, se ho capito bene, che per un’identificazione di queste cavallette, vanno comparati gli organi riproduttori dei maschi, che si differenziano da una specie all’altra.

Per dissipare del tutto il dubbio sulla corretta identificazione dell’insetto, vengono eseguiti degli studi genetici.

Dopo aver sperato per un po’ di aver scoperto una nuova specie di cavalletta, i risultati genetici ci hanno rimesso coi piedi per terra. La cavalletta in questione è Dolichopoda geniculata.

L’analisi genetica ci riserva comunque una sorpresa. La popolazione di Dolichopoda della “nostra” grotta ticinese, geneticamente corrisponde esattamente alla popolazione che vive in una grotta non lontano da Terracina, in provincia di Latina.

 

Nel passato molte grotte venivano utilizzate dall’uomo come riparo per lui, per il bestiame o per depositarci derrate alimentari e altri beni. La gente si spostava, venivano fatti scambi commerciali e sicuramente queste cavallette sono state trasportate da una grotta all’altra inconsapevolmente, e chissà quanto tempo fa.

 

La popolazione di Dolichopoda geniculata più vicina a quella che abbiamo scoperto, si trova in Piemonte. Questa specie è comunque ampiamente diffusa in Italia (Lazio, a sud del Tevere, Abruzzo, Campania, Lucania e Calabria nel versante sud del Pollino) e la sua località tipica sono i sotterranei di Napoli.

 

Ammetto che è stato sorprendente scoprire, o meglio, soffermarsi su un piccolo insetto sicuramente già visto numerose volte dai frequentatori delle grotte Ticinesi, ma mai preso in considerazione da nessuno, come se la sua presenza fosse scontata. Val sempre la pena soffermarsi con curiosità su ciò che ci circonda!

 

 

Ringrazio, per il loro prezioso lavoro, Mauro Rampini (Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "C. Darwin" -Università La sapienza)  cha ha fatto la determinazione della specie su base morfologica; Giuliana Allegrucci (Dipartimento di Biologia -Università di Tor Vergata) che ha svolto il lavoro di biologia molecolare; Roberto A.  Pantaleoni (ISE-CNR Sassari); Carlo Morelli; Patrick Scimè, Patrick Kistler.

 

Ora vi lascio con alcune fotografie scattate nella grotta e alcune immagini della Dolichopoda geniculata che vi abbiamo trovato. Mi scuso per la qualità delle immagini, ma odio fotografare col flash, per cui non lo padroneggio molto bene.

 

 

Dolichopoda 7842 copia

 

Dolichopoda 7851 copia

 

Dolichopoda 7868 copia

 

Dolichopoda 7862 copia

 

Dolichopoda 7914 copia

 

Dolichopoda 7886 copia

Dolichopoda 7841 copia

 

Dolichopoda 0022 copia

 

8154180976 ce739fb2f9 b

 

Dolichopoda 7921 copia

 

Dolichopoda 3510

 

Dolichopoda 7920 copia

 

Dolichopoda 7866 copia

 

8154157061 175b07284b b

 

Dolichopoda 7902 copia

 

Dolichopoda 7869 copia

 

Copyright © Grégoire Meier 2012 . Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

 


Un paio di lucertole endemiche del Cile e di Rapa Nui.

$
0
0

Recentemente sono andato in vacanza in Cile e sull’Isola di Pasqua.

Il Cile, vista la sua posizione geografica isolata dal resto del continente Sud Americano, dalla Cordigliera delle Ande e dal mare, ospita un’unica specie di serpente, il  Tachymenis, che avevo già avuto modo di osservare in Perù. Qui in Cile non l’ho incontrato, avendo bazzicato in zone non propense alla sua vita.

 

577826 10151138321397944 1860183259 n

Gruppo di Vigogne (Vicugna vicugna).

 


Diciamo che questo viaggio non era improntato sulla ricerca di rettili, ma mi son comunque soffermato su qualche sauro endemico.

Il primo che ho incontrato è stato del tutto per caso, su di una collina che domina Santiago. Probabilmente si tratta di una specie di Liolemus. Spero che col tempo riuscirò ad identificarlo con sicurezza malgrado la foto scattata velocemente e di qualità discutibile, ma avevo programmato l’apparecchio fotografico per immortalare qualche paesaggio e non una lucertolina!

 

cile 8016 copia

Ecco la lucertola che vive sulla collina di una delle città più inquinate al mondo!


 

 

270071 10151140950357944 1204684567 n

Mi ero comunque documentato sulla presenza di particolari lucertole che vivono del Salar di Atacama. Questo deserto salato, considerato il più asciutto al mondo, è situato ad una quota di circa 2000 metri sopra il livello del mare. La sua posizione geografica incide notevolmente sull’escursione termica che oscilla dai 0°C notturni agli oltre 30°C diurni.

8260929032 4945dd9cdc h

 

Incredibilmente, in questo ambiente vive una lucertola, il Liolaemus fabiani. Questa lucertola endemica, della famiglia delle iguane, si è adattata a vivere tra i blocchi di sale di questo deserto.

 

cile 8223 copia

 

481402 10151138320092944 1681201421 n

 

cile 8275 copia

 

cile 8199 copia

 

cile 8239 copia

 

Dopo aver osservato qualche esemplare intento a scaldarsi ai raggi mattutini, ho potuto assistere ad un corteggiamento. Il maschio, più massiccio e colorato, cercava di conquistare la femmina, mostrandogli il  fianco che gonfiava e inarcava, prima di cercare di afferrare la compagna con la bocca. In questo caso la femmina non sembrava disposta, per cui oscillava la coda in segno di disappunto. Qui vi lascio una breve sequenza di questa parata nuziale in cui si può vedere i movimenti dei due spasimanti.

cile 8241 copia

Il maschi "fa il bello"...

 

cile 8244 copia

...oscilla e vibra per mostrarsi alla femmina.

 

1

Si  mostra grande e forte...

 

cile 8251 copia

...ma la femmina scuote la coda..

 

cile 8252 copia

...e poi scuote pure la testa.

 

cile 8255 copia

 

cile 8266 copia

Il maschio ci prova comunque e cerca di afferrare la femmina, che rifiuta l'accoppiamento.

 

2

Dopo il tentativo di accoppiamento respinto, la femmina resta guardinga!


 

Girovagando in questi altipiano desertici, é impressionante notare come una minima goccia d'acqua filtrata nel suolo posso ravvivare la desolazione apparente.

 

8260933810 f6106c7359 h


561665 10151138326482944 1299439975 n



 

Il secondo sauro che ho potuto fotografare, più o meno decentemente, è stato sull’isola di Pasqua. Anche qui, l’isolamento geografico dell’isola ha creato degli endemismi. Tra le lucertole più carine presenti sull’isola c’è il Cryptoblepharus egeriae, uno scinco dalla coda blu, che purtroppo non sono riuscito a vedere. C’è anche da dire che lo scopo del soggiorno su questa isola era tutt’alto.

Nella camera d’albergo ho avuto la compagnia di qualche geko (Lepidodactilus lugubris), specie alloctona originaria dall’Africa, che ha la particolarità di riprodursi per partenogenesi.

cile 9372 copia


cile 8906 copia


cile 9382 copia

È sempre difficile capire chi guarda chi con maggiore curiosità!


Tra le impressionanti statue di Moai ho comunque potuto osservare varie lucertole che fuggivano rapidamente tra le rocce  l'erba secca, senza lasciarmi la possibilità di scattare una foto decente.

 

cile 8844 copia


 

cile 8847 copia


cile 9150 copia 2

 

cile 8831 copia


cile 9190 copia 2

Una mattina mi sono deciso di catturarne momentaneamente una per scattare una foto con uno sfondo significativo che desse una certa paticolarità a quata lucertolina relativamente anonima. Non ho ancora una conferma, ma credo che si tratti di Emoia nativittatis, una specie si scinco endemico di questa isola.

 

cile 8980 copia1


 

8259866817 a18d8ddbe8 h

 

Copyright © Grégoire Meier 2012 . Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

 

Pensieri di fine anno.

$
0
0

Le feste e la fine dell'anno portano spesso a riflessioni, ad auguri e a bilanci.

Prendo la libertà di scrivere un paio di righe poco serpentine, ma non preoccupatevi, per evitare di scioccare, annoiare ecc. mi limiterò ad una piccolissima percentuale del pensiero completo.

 Con queste righe ringrazio tutti coloro che seguono questo blog sin dall'inizio, chi ci é capitato per caso, chi ci ritorna e pure chi non ci tornerà più ...chi per scelta e chi, a cui la vita a scelto al posto suo.

 Sono due anni che curo queste pagine, condividendo alcuni dei miei incontri e delle mie osservazioni, cercando di divulgare e far amare il mondo dei serpenti. Non credevo di riuscire ad aggiornare regolarmente questo sito, invece bene o male, con alti e bassi, sia di tempo che di ispirazione, direi che non sonnecchio troppo.

Vorrei evitare di diventare noioso e ripetitivo, per cui a volte preferisco non pubblicare nulla piuttosto che pubblicare male.

Leggendo alcuni articoli che ho scritto, credo che tra le righe si possa anche leggere che oltre all'amore per i serpenti, gli animali e la natura, ho anche interessi legati alla cultura di quel animale che é l'uomo. Chiaramente il legame tra le due entità (serpente-uomo) mi affascina molto e lo condivido volentieri qui, cercando di capire cosa abbia scaturito un legame tanto forte quanto represso.

Vedo con piacere che chi frequenta il mio sito e soprattutto chi visita il locale in cui allevo varie decine di vipere, alla fine dell'incontro,  esce con un pizzico di rispetto nei confronti di un animale che fino a poco prima era probabilmente ritenuto nocivo, ripugnante e da eliminare.

Spero proprio che gli ospiti escano dal mio allevamento dicendosi: -Non mi piace, ma lo rispetto per quello che é! (Lascio a voi la scelta se tale pensiero è riferito al serpente o a chi li accudisce!!)

Non che voglia fare il moralista, ma sarebbe bello che tale pensiero venisse allargato pure nei confronti dei nostri simili.... non capisco un tale personaggio... ma lo rispetto per quello che é, meglio ancora, lo rispetto per chi é.

Tornando alle festività... l'ipocrisia di questi giorni é nauseante... Sarebbe bello che l’amore, l’altruismo e la fratellanza che vengono espressi in questi giorni, in modo quasi automatico e circostanziale, sia solo la piccola punta dell’iceberg di quel che viene compiuto, espresso e fatto il resto dell’anno.

Ma con tutto questo il serpente che centra? Effettivamente poco e niente! 

Ho la fortuna di aver voluto e potuto mantenere il mio sito libero da pubblicità, da vincoli e da legami, per cui bene o male potrei scriverci qualsiasi cosa, anche se non ne ho intenzione.

Per darvi uno spunto su cosa centra il serpente con le tradizioni natalizie, originariamente tradizioni pagane rivisitate e rimodellate alla salsa cristiana, leggete queste righe:

Genesi 2:16: "e Dio impose all'uomo anche questo comando: "Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all'albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai certamente dovrai morire".

Ogni albero di natale simboleggia l’albero della vita, il mitico albero wak-wak, l’albero su cui strisciò il serpente che ci fece il dono di accedere al sapere.

Da persona poco coerente che sono… colgo comunque l’occasione per augurare buone feste a tutti, a chi festeggia Natale, a chi festeggia il solstizio d'inverno, a chi festeggia la Luce e a chi non festeggia nulla di particolare! 

Auguro anche, a tutti voi, un felice nuovo anno, vi auguro di proseguire serenamente il cammino.

Greg

 

luglio-agosto-2012-1284-copia


È primavera???

$
0
0

 

 

Gennaio-2013 0027

 

 

Le temperature insolitamente miti degli ultimi giorni ha messo in attività alcuni animali, tra cui dei rettili.

 

Gennaio-2013 9974


Facendo due passi dietro casa ho potuto osservare un certo fermento in una scarpata di roccia, dove probabilmente le lucertole “del quartiere” passano i mesi invernali.

 

Gennaio-2013 0009 copia

 

Su pochi metri quadrati ho potuto contare una quindicina di questi piccoli sauri.

 

Gennaio-2013 9997 copia


Le lucertole (Podarcis muralis) erano tipicamente sporche di terra e polvere, che gli si attacca al corpo mentre sono rifugiate in qualche nascondiglio profondo tanto quanto basta a non essere raggiunte dal gelo.

 

Gennaio-2013 0004 copia

 

Tra le numerose lucertole osservate, ho potuto vederne una con due code.

 

Gennaio-2013 0269 copia

Questa foto l'ho scattata nel 2008...la lucertola é stata ben più rapida di me e mi ha lasciato immortalare solo questa coda biforcuta in muovimento!!

 



Questo fenomeno è abbastanza comune in questi animali, ed è semplicemente dovuta alla facoltà che hanno le lucertole di poter rigenerare la coda.

In pratica le lucertole hanno la possibilità di auto mutilarsi la coda per poter sfuggire ai predatori. Questo meccanismo viene chiamato autotomia. Il pezzo di coda che la lucertola ha staccato continua a muoversi, distraendo il predatore e permettendo alla preda di sfuggire.

La lucertola ha poi la capacità di rigenerare la sua coda, che avrà un aspetto leggermente diverso di quella “originale”.

A volte capita che la coda venga ferita o non si stacchi completamente, e curiosamente da quella ferita, cresce una seconda coda.

Come detto, non è un fenomeno estremamente raro, ma mi è capitato raramente di vedere un individuo di lucertola con queste caratteristiche, per cui condivido con voi questa foto purtroppo non ottima, in quanto la lucertola ha visto me ben prima che io vedessi lei!

 

 1

 

Ad ogni modo…beccare una lucertola con due code il 30 di dicembre…

 

Gennaio-2013 9998 copia 2


 

Copyright © Grégoire Meier 2013. Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

Ex voto.

$
0
0

 

ex-voto 0035

 

Gli ex voto sono delle dimostrazioni, degli oggetti dati in regalo a delle divinità o degli dei. Le origini di questo modi di rapportarsi agli dei ha radici antichissime e praticate in numerose religioni.

Si può dire che l’ex voto é un ringraziamento che il credente fa alla divinità che lo ha protetto. Il credente ringraza pubblicamente e materialmente per la grazia che ha ricevuto.

Come accennato, già in culti precristiani, era pratica corrente praticare delle offerte, espresse con cibo, statue essenze, ecc., alla divinità venerata, sicuramente un modo per « tenercela buona ».

L’espressione religiosa esternata (e qui il discorso si estende anche alle pratiche religiose in comune) ha pure un ruolo importante dal punto di vista sociale, unisce la comunità e auita ad identificare i non praticanti, cosa importante in epoche teocratiche, in cui il non seguace veniva/viene isolato, perseguitato o eliminato.

 

Nella cultura ticinese gli ex voto sono molto presenti, e la civiltà contadina, di cui siamo il frutto, ha dovuto da sempre combattere con le insidie del territorio e della natura, spesso ostile, per cui logicamente si é rivolta ai santi, alla Madonna e al buon Dio per essere protetto, o per lo meno aver l’idea di esserne protetto.

Ancora fino alla metà del ‘900, farsi morsicare da una vipera mentre si falciava il fieno in cima ad un pascolo era potenzialmente fatale. Oltre a praticare delle cure totalmente sbagliate, incideva anche il fatto di essere totalmente isolati e a diverse ore di cammino da un medico che avrebbe potuto dare le prime cure (ma probabilmente pure queste prime cure erano più dannose che non il morso della vipera).

 

Consiglio a tutti gli interessati di sfogliare il libro: I vecchi e la montagna di Franco Binda.

Ci si trova numerose le testimonianze della vita contadina del nostro cantone, con varie interviste a chi ha vissuto di prima persona i tempi duri delle nostre valli.

 

Ma perché parlare di ex voto e di civiltà contadina? Semplicemente perché recentemente ho arricchito la mia collezione di oggetti inerente al serpente con un ex voto proveniente dal Messico. Questo dipinto su lamiera, proveniente dall’altra parte del mondo mi ha riportato alla mente gli ex voto, per cui le insidie che erano pressenti pure da noi.

Probabilmente le mie analisi simbologiche che seguiranno vanno ben oltre alla reale volontà espressiva del credente che l’ha realizzato.

Oltre alla figura della Vergine di Guadalupe, la divinità ringraziata, troviamo due animali, un serpente dall’aspetto demoniaco, chiaramente l’essere temuto da cui bisognava proteggersi, e un cavallo, cavalcato da una ragazza dai vestiti candidi e puri.

 Cavallo e serpente… alcuni aspetti simbolici del serpente ve li ho illustrati in altri articoli, e la cosa interessante é che il cavallo ha una simbologia ambigua tanto quanto quella del serpente.

Pure il cavallo é ambivalente, viene visto come un essere nobile, intelligente e carico di sensualità (qui già per un certo puritanismo non va molto bene), ma pure come un entità istintuale, indomabile che incute angoscia, forse a causa della sua possenza. Va anche notato che secondo alcune tradizioni, il cavallo, ha la facoltà di prevvedere il futuro e di vedere ciò che l’uomo non vede.

Che dire della tradizione celtica che vede il cavallo-serpente sorgere dalle tenebre e terminare la sua corsa come cavallo alato ?

Sempre nella tradizione celtica, il cavallo incarna lo spirito del grano, la fecondità, legato all’immancabile Dea Madre di origine neolitica. La madre di tutti e di tutto, che vien fecondata dal serpente.

 

Nel nostro ex voto abbiamo quindi la temibile vipera cornuta (la morte) che ha spaventato il cavallo (colui che porta alla vita e alla morte) che scaraventa la ragazza al suolo. Grazie ad un miracolo prodigato della Vergine di Guadalupe, il serpente non morde la ragazza, lasciandola vivere.

Il padre ringrazia quindi la sua divinità protettrice con questa testimonianza per aver salvato la vita a sua figlia.

 

ex-voto 0033

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2013. Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

Primavera dove sei???

$
0
0

Quest’anno la primavera é piuttosto fresaca e piovosa… forse é una primavera vera e non di quelle che abbiamo avuto negli ultimi anni… o forse sono solo i capricci della natura, mai regolare e sempre imprevvedibile…

 

Chiaramente per persone come me che hanno sonnecchiato tutto l’inverno aspettando di potersi rimettere in moto con i tiepidi raggi solari di marzo, direi che per ora ci va piuttosto maluccio, ma tra una nevicata e un’acquazzone freddo, anche qualche rettile ha mostrato il muso.

 

Nei miei allevamenti in locali privi di riscaldamento, le temperature miti tengono gli animali calmi, e ho potuto osservare che malgrado l’ambiente del terrario sia « sintetico », alcuni comportamenti restano immutati e totalmente naturali. Ad esempio ho potuto osservare che i maschi si sono immediatamente esposti sotto ai faretti riscaldanti appena li ho accesi, mentre le femmine si sono placate nell’angolo più fresco del terrario. Questo é un tipico comportamento naturale, in cui generalmente in primavera i maschi escono allo scoperto un paio di settimane prima delle femmine. Inutile dire cosa sveglia così rapidamente i maschi…. visto che l’uscita della latenza invernale coincide con il periodo degli accoppiamenti!

 

Vi lascio alcune immagini delle mie prime osservazioni in natura e altre scattate nei miei terrari.

 

Primavera-2013 0255 copia 2

Ramarro (Lacerta bilineata) fotografato il 10 marzo metre sfruttava il miscroclima che si crea sotto i rovi secchi.

 

 

Primavera-2013 0294 copia 2

Vipera aspis francisciredi, un maschio sulla sinistra e una femmina (?) alla destra del sasso centrale. Foto del 10 marzo.

 

2 copia

Qui si vede forse meglio.

 

1 copia

Altro ramarro.

 

 

 

 

Primavera-2013 0527 copia

Coppia di Vipera aspis atra del mio allevamento.

 

Primavera-2013 0613 copia 2

Maschio di Montivipera wagneri del mio allevamento.


 

Primavera-2013 0533 copia

Femmine di Vipera ammodytes nei miei terrari.

 

 

Primavera-2013 0609 copia 2

Due maschi di Montivipera xanthina del mio allevamento.

 

 

 

 

 

 

Primavera-2013 0646 copia

Concludo con questi due scatti di un maschio di Vipera aspis francisciredi che in una giornata di vento freddo sfrutava il calore della pietra di un vecchio muro a secco. Foto del 21 marzo.

 

Primavera-2013 0652 copia


 

Copyright © Grégoire Meier 2013. Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.



Vivarium di Losanna, una ricchezza da salvare.

$
0
0

Il Vivarium di Losanna è una struttura che esiste dagli anni ’70. Nei suoi locali si possono osservare oltre 200 animali, principalmente rettili (credo abbia la “collezione” di serpenti velenosi più grande d’Europa). Negli ultimi anni, grazie all’impegno del nuovo direttore e di tutto il suo staff, il vivarium ha avuto un’evoluzione che lo porta progressivamente ai livelli dei più avanzati parchi zoologici.

 

Vivarium 0101

Dendroaspis polylepis



L’animale esposto non è più solo un “mostro spaventoso” da esibire (come avveniva negli zoo fino a qualche decennio fa), ma viene considerato come singolo individuo, per cui gli viene ricreato un habitat consono, che gli consente di poter vivere il meglio possibile malgrado la cattività.

 

 

Vivarium 0030

Crocodylus suchus


Tra le novità elaborate al Vivarium, vi è per esempio il fatto di nascondere delle prede ai rettili, per stimolarne il fisico e la mente, durante la caccia.

All’esterno del Vivarium sono state costruite delle strutture dove vengono mantenuti, 12 mesi all’anno, diversi rettili europei che nel loro areale convivono nello stesso habitat. Ad esempio una di queste grosse gabbie ospita tartarughe (Testudo hermanni), cervoni (Elaphe quatuorlineata), Pseudopus apodus (una specie di grosso orbettino) e Vipera ammodytes. Davanti a questa gabbia ci si crede veramente nei Balkani ed è interessante osservare il comportamento naturale di chi ci vive, stimolando il visitatore a scrutare i vari habitat ricreati e scoprire i vari animali.

 

Vivarium 0050

Colubro di Esculapio (in alto a sinistra) e Montivipera wagneri (in basso a destra).

 

Vivarium 0068

Testudo e Pseudopus

 

Vivarium 0077

Vipera ammodytes

 

 

Vivarium 0061

Testudo e Vipera ammodytes.

 

Vivarium 0037

Montivipera wagneri.

 

Vivarium 0071

Michel Ansermet, mentre dall'interno della gabbia, mostra e spiega ad alcuni visitatori, le caratteristiche di chi popola la struttura.

 


Coi coccodrilli, il direttore Michel Ansermet, ha iniziato un programma di “target training”, impressionante ma molto utile per potersene avvicinare, senza troppi rischi, per poterli curare in caso di necessità.

 

Vivarium 0091

Michel "prende contatto" con un esemplare di Crocodylus cataphractus.

 

Vivarium 0098

Qui mostra i risultati del "target training".


 

Tra le numerose attività del vivarium vi sono diversi lavori e progetti di salvaguardia delle specie. Purtroppo molti rettili, per svariati motivi spesso imposti dall’uomo (cattura, uccisioni, distruzioni dell’habitat), sono in via di estinzione. Strutture specializzate, come quella del vivarium, aiutano a riprodurre e reintrodurre in natura varie specie di animali altamente minacciati di estinzione. Tra i vari progetti di cui si occupa il Vivarium di Losanna cito soltanto quello del  Protobothrops mangshanensis, stupenda vipera scoperta soltanto del 1989 nelle montagne della Cina. Si stima che in natura vivano solamente tra i 300 e i 500 esemplari. Da qui l’importanza di preservare la specie, con un programma di riproduzione.

 

Vivarium 0022

Protobothrops mangshanensis

 

Per il futuro, vi è il progetto di creare una struttura ancora più moderna e all’avanguardia, un Vivarium in cui si possa lavorare alla salvaguardia dei rettili, in cui si possano studiare questi animali e i loro veleni (spesso molto utili in medicina), in cui si possa educare la popolazione anche al rispetto di rettili e anfibi di casa nostra.

 

Vivarium 0033

 

Purtroppo, malgrado i numerosi progetti, mirati all’educazione, alla sensibilizzazione, alla conoscenza e divulgazione dei rettili e alla loro protezione, il Vivarium di Losanna non riesce a fare fronte alle numerose spese che una tale struttura impone.

 

Vivarium 0027

Oxyuranus scutellatus (Taipan)

 

Io consiglio a tutti, anche ai non appassionati di rettili, di recarsi al Vivarium di Losanna. Sarete accolti da uno staff competente e appassionato, disponibilissimo a condividere le loro conoscenze e a far scoprire il meraviglioso mondo di questi animali.

 

Vivarium 0087

La golosità dell'iguana!

 


 

Mi auspico che politicamente e privatamente ci si renda conto dell’importanza di una tale struttura, e che il vivarium riesca a ricevere i finanziamenti necessari alla sua sopravvivenza (ancora meglio a poter realizzare il suo progetto avanguardistico).

 


 

Vi lascio il link al sito del Vivarium, in cui si trovano numerose informazioni utili e eventualmente le coordinate per poterli sostenere.

 

www.vivariumlausanne.ch

 

 

Vivarium 0079

Dendroaspis viridis

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2013 . Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

Alcune osservazioni primaverili.

$
0
0

 

primavera-2013-222222-0799-copia

 

Finalmente la primavera é arrivata! Giornate calde si sono alternate con giorni piovosi e freschi...il tipico clima ticinese caraterizzato da inverni relativamente asciutti seguito dalla primavera "monsonica".

Ad ogni modo questo clima favorisce le osservazioni di rettili e altri animali, che come noi si godono i momenti di bel tempo, non per svago, ma per poter compiere le loro attività vitali, come accoppiarsi, cibarsi, termoregolarsi.


Qui di seguito condivido alcune osservazioni che ho potuto fare nei pochi giorni di bel tempo che sono coincisi col mio tempo libero!

 

primavera-2013-222222 0059 copia

Un Colubro verde e giallo (Hierophis viridiflavus) in una tipica foto primaverile.


 

primavera-2013-222222 0721 copia

Un paio di lucertoline mi curano, non sicuri delle mie intenzioni!

 


 

Sotto un maschio di Vipera aspis atra, che si è prestato a qualche foto.

primavera-2013-222222 0032 copia

 

primavera-2013-222222 0934 copia


primavera-2013-222222 0938 copia

 

 

 


primavera-2013-222222 0756 copia

Crocus con concime...

 

primavera-2013-222222-0709-copia

...qui senza.

 


 

primavera-2013-222222-0016-copia

Maschio di Hierophis viridiflavus, "tranquillo" perché osservato ai primi raggi mattutini!

primavera-2013-222222 0006 copia


 

 

primavera-2013-222222 0715 copia

Ovature di rana.

 

 

 

Alcuni fiorellini...evito di dare dei nomi ...ma son carini!

primavera-2013-222222 0820 copia

 

primavera-2013-222222 0959 copia

 

primavera-2013-222222 0773 copia


primavera-2013-222222 0832 copia

 


 

 

primavera-2013-222222 0001

Maschio di Coronella austriaca.

primavera-2013-222222 1145 copia 2

 

primavera-2013-222222 1144 copia 2

 

primavera-2013-222222 1167 copia

Le coronelle hanno sempre un musetto simpatico!



 

primavera-2013-222222 1699 copia

Volpe...meno furba di me...visto che fa i suoi bisognini senza sapere che la guardavo!

primavera-2013-222222 1709 copia

 

 

Seguono alcune immagini di ramarri, (Lacerta bilineata), sorpresi nel loro habitat.

primavera-2013-222222 1532 copia

 

primavera-2013-222222 1580 copia


primavera-2013-222222-1649-copia

 

primavera-2013-222222 1795 copia

 

primavera-2013-222222 1831 copia


Il ramarro che segue, strafottente, probabilmente non si é reso conto che l'erba non é ancora verde!!

primavera-2013-222222 1803 copia


 

L'unica nota dolente di questi giretti, sono l'abbondanza di zecche...qui un maschietto che sembra particolarmente attaccato a me.

primavera-2013-222222 1857 copia

 

 

Lascio a voi la fantasia di immaginare quale sia il premio che riceve chi vince la lotta tra questi due stercorari!

primavera-2013-222222 1668 copia

primavera-2013-222222 1676 copia


 

 

 

primavera-2013-222222 1845 copia

Podarcis muralis che sembra già piena di uova.

 

 

primavera-2013-222222 0089 copia

Ho pure incrociato una salamandra che si sfilava dalla sua vecchia pelle!



 

Seguono alcune immagini di un bel maschio di Vipera aspis francisciredi.

primavera-2013-222222 1011 copia


primavera-2013-222222 1021 copia


primavera-2013-222222 1042 copia


primavera-2013-222222 1071 copia


 

 

Attorno ad una pozza ho osservato dei Gerris, insetti che "patinano sull'acqua", e mi ha incuriosito osservare come si accoppiano e come chi non vuole accoppiarsi si libera del pretendente capovolgendosi. Interessante pure notare che chi si faceva "assalire" aveva con se una preda, in questo caso una mosca.

primavera-2013-222222 1736 copia

 

primavera-2013-222222 1745 copia


 

Termino questo giro con le immagini di due Vipera berus osservate un paio di settimane fa.

 


Questa é una femmina che sembra in ovulazione.

primavera-2013-222222 1184 copia

 

primavera-2013-222222 1252 copia


primavera-2013-222222 1224 copia


primavera-2013-222222 0020 copia


 

Mentre il marasso che segue é un maschio che ha fatto la prima muta primaverile, quella che precede gli accoppiamenti. Questa muta gli dona una livrea particolarmente sgargiante e contrastata. Il cattivo tempo mi ha permesso di fare delle foto che purtroppo non ne esaltano la bellezza reale, ma resta comunque una delle Vipera berus più bella che io abbia visto!

 

primavera-2013-222222 1435 copia


primavera-2013-222222 1336 copia


primavera-2013-222222 1484 copia


primavera-2013-222222 1361 copia


primavera-2013-222222 1417 copia


 

Copyright © Grégoire Meier 2013. Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

Due passi e qualche foto...

$
0
0

Sono stato un po’ latitante nelle ultime settimane, e finalmente riesco a scrivere due righe e condividere alcune osservazioni e foto. Ho ancora parecchi scatti da ordinare e smistare, che presto vi presenterò, spero!

 

Il fresco e piovoso tempo primaverile ha permesso comunque alcune osservazioni, tra cui alcuni biacchi (Hierophis viridiflavus) relativamente tranquilli e collaborativi nelle foto.


 

maggio-2013 0123


 

maggio-2013 3571

 

maggio-2013 3585

 

maggio-2013 3417

Sopra, esemplare in muta, lo si capisce dagli occhi lattiginosi.

 

 

 

maggio-2013 2583

 

maggio-2013 3645

 

maggio-2013 3394


 

 

maggio-2013 3657

Salamandra che apprezza l'umido e il fresco, tanto per consolarci nel non trovare rettili...


 

 

maggio-2013 2526

Pisaura maschio che mangia una preda...per cui la mosca é tranquilla!


 

 

maggio-2013 0065

Piccola Vipera aspis francisciredi in termoregolazione tra i sassi.

maggio-2013 2703

La foto inganna sicuramente, era poco più lunga di 15 cm.


 

maggio-2013 3308

Lacerta bilineata, sempre belli da vedere...


maggio-2013 3344

 

...ma se molestati si difendono bene!

 

maggio-2013 3703 copia

 

Per restare nel verde...un paio di raganelle (Hyla intermedia)

 

maggio-2013 2798 copia

Esemplari maschi.

maggio-2013 2864

 

 

Tra gli incontri particolari e interessanti, mi ha colpito l'osservazione di questo ragno, un Dolomedes fimbriatus, un ragno pescatore, in grado di predare girini e piccoli pesci.

maggio-2013 2716 copia

 

 

Sempre in zona umida, un "campo" di piente carnivore, Pinguicula.

maggio-2013-3855-copia

 

maggio-2013 3874 copia

 

maggio-2013 3781 copia

 

maggio-2013 3888 copia

Nella foto sopra due piante carnivore, Pinguicula e Drosera.

 

 

maggio-2013 7177 copia

Philaeus chrysops, maschio.

 

 

maggio-2013 7219 copia

Un giorno ero una specie di attrazione per ungulati...seduto in un prato ho avuto la visita, nel giro di pochi minuti di un capriolo e un cervo.

maggio-2013 7210 copia

 

 


 

maggio-2013 7281 copia

Apoira crataegi, mi pare due maschi che cercano i favori di una femmina...

maggio-2013 7300 copia

...forse ispirati dai due coleotteri verdi che si danno già da fare!


 

maggio-2013 7383 copia

Un ragno nascosto...

 

maggio-2013 7371 copia

...un ragno esposto.

 

 

 

maggio-2013 7361 copia

Rose selvatiche, antenate genuine di quelle da giardino.

 

maggio-2013 7373 copia

 

 

 

maggio-2013 0012 copia

Femmina di Vipera aspis francisciredi, in muta, quindi opaca e non splendida come lo sarebbe stato se avesse già cambiato pelle.

 

maggio-2013 7109 copia

 


 

maggio-2013 2967 copia

Splendido maschio di Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus).

 

 

Termino questa passeggiata con quello che può essere definito un colpo da maestro per non andare in termini volgari... una comunissima lucertola (Podarcis muralis) con una coda a tre estremità. A volte capita che la lucertola, programmata per poter perdere la coda (autotomia) e rigenerarla, in seguito ad una ferita a questa estremità, generi una seconda coda che cresce dalla parte lesa. Lucertole a due code sono rare ma se ne vedono, a tre code direi che usciamo dalle norme!

 

maggio-2013 3197


 

Copyright © Grégoire Meier 2013 . Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

 

Una visita alle uniche Vipera aspis aspis della Germania.

$
0
0

Recentemente ho avuto il privilegio di poter far visita ad una limitata popolazione di Vipera aspis aspis in Germania, l’unica popolazione di questa vipera presente in quella nazione. Ai margini della Foresta Nera, nella parte meridionale, si trova una valle relativamente piccola, una specie di isolotto, dove si stima vivano ancora all’incirca 200 esemplari di vipera.

Da una parte la foresta e dall’altra l’urbanizzazione e l’agricoltura impediscono alla vipera di estendere il loro territorio, territorio che una volta comunicava con il resto delle popolazioni circostanti.

Il medesimo problema di isolamento colpisce anche le popolazioni svizzere di Vipera aspis aspis, che sono fortunatamente tutelate  evitando la distruzione del poco habitat a loro ancora idoneo. Chiaramente questi isolamenti, alla lunga potrebbero portare alla perdita di queste popolazioni relittuarie. Speriamo che gli studiosi e i vari enti protezionistici riflettano a progetti duraturi e mirati ad un futuro non troppo prossimo, ma ad un futuro lontano. Sarebbe un grande peccato e una grande perdita avere degli «habitat-isola» privi di vipere.

 

In un giorno e mezzo di ricerche abbiamo potuto osservare 4 esemplari di vipera, un maschio che non siamo riusciti a fotografare (per cui sarà interessante tornare a fotografarne almeno uno), una femmina in muta, per cui non fotografata e lasciata in pace. Le altre due aspis sono state fotografate rapidamente, quindi la qualità delle foto non é delle migliori, ma si limitano a dei documenti fotografici.

 

 

Vipera-aspis-germania 0159

 

Habitat tipico della Vipera aspis aspis, sassaie e molta vegetazione.


 

Vipera-aspis-germania 9867

Un orbettino si scalda ai primi raggi della giornata.

 

Vipera-aspis-germania 9904

La vegetazione é piena di zecche


 

Vipera-aspis-germania 9990

La vipera condivide il proprio habitat con la Coronella austriaca, in questa caso una femmina gravida.

 

 

Vipera-aspis-germania 0156

Alcuni insetti si danno alle pazze gioie

Vipera-aspis-germania 0157


 

 

Vipera-aspis-germania 9831

Questa é stata la prima Vipera aspis aspis germanica che ho avuto la fortuna di trovare, una femmina.

Vipera-aspis-germania 9840

 


 

Vipera-aspis-germania 9854

Mi diverto a provare a congelare l'immagine di un Macroglossum stellatarum (?), falena colibrì che vola freneticamente da un fiore all'altro.


 

Vipera-aspis-germania 9917

Osserviamo diverse Natrix natrix.

 

Vipera-aspis-germania 9935

La natura é veramente affascinante, questo piccolo ragno (Leptorchestes mutilloides) non ha solo l'apparenza di una formica, ma pure le movenze. Grande esempio di mimetismo quasi assurdo.

 

 

Nelle immagini seguenti, la seconda femmina di Vipera aspis aspis che abbiamo fotografato.

Vipera-aspis-germania 9752

 

Vipera-aspis-germania 9749

 

Vipera-aspis-germania 9776

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2013 . Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

 


Vipera ammodytes: finalmente!

$
0
0

Dopo un primo incontro fugace con una Vipera ammodytes nel 2011 e un paio di ricerche andate a vuoto, nella Provincia di Bolzano, negli anni scorsi, finalmente nelle scorse settimane ho potuto osservare diverse di queste vipere dal corno nel loro habitat naturale.

La roccia calcarea della regione del Friuli ha probabilmente portato ad una selezione naturale che ha favorito la sopravvivenza degli esemplari che presentano una livrea dai toni chiari.

 

Friuli-giugno-2013-0014


In una regione del Friuli sono anche presenti, in una certa percentuale, esemplari dalla livrea rossicio-marrone, probabilmente una livrea « vincente » in individui che vivono tra le foglie secche, o che comunque vengono scambiate per foglie secche e rami in mezzo ai sassi chiari. Generalmente i maschi hanno un’ornamentazione scura che zigzaga lungo la schiena e che contrasta tantissimo col resto del corpo chiarissimo. Tanto assurdo può sembrare questo contrasto, tanto é efficace ! Il chiaro riprende la pietra e lo scuro le ombre presenti nelle sassaie.

 

Friuli-giugno-2013 0059 copia

Esemplare marrone-rossiccio nascosto sotto ad un sasso.



In questo viaggio ho avuto modo di fotografare unicamente delle femmine, il che mi da lo stimolo di immaginare un prossimo viaggio per scovare qualche maschio!

In Friuli é presente la sottospecie nominale, Vipera ammodytes ammodytes. Nella zona di Bolzano é presente una sottospecie, oggi non più ritenuta valida in seguito alle analisi genetiche, che fino a poco fa era chiamata Vipera ammodytes ruffoi. Probabilmente la genetica in questo caso non mente, l’isolamento geografico non ha dato nascita ad una sottospecie, e la livrea é una semplice specializzazione (o selezione), simile a quella riscontrata in Friuli. Resta comunque, tra i veri appassionati di vipere che non siano troppo chiusi nella limitata porzione di genetica capita fino ad oggi, una cosa carina e usuale continuare a chiamare ruffoi le ammodytes di Bolzano. Un po’ di sentimentalismo e affetto in questo mondo che é diventato molto « mitocondrializzato», a mio avviso non guasta. Alla fin fine, la classificazione delle specie é un concetto speculativo umano e non una certezza naturale.

 

Scusate la parentesi, e torniamo alle nostre cornute del Friuli.

Alcune zona dove vivono le Vipera ammodytes sono comunicanti con gli habitat della Vipera aspis, per cui fenomeni di ibridazione tra le due specie sono possibili, come lo sono stati osservati anche in altre zone in cui le due vipere vivono fianco a fianco.

Chiaramente questo fenomeno di ibridazione naturale mi interessa molto in quanto lo ricollego al ritrovamento che faci alcuni anni or sono. Eccezionale ritrovamento: ibrido Vipera aspis/ammodytes

Certo che l’ibridazione tra le specie porta sempre a relativizzare le certezze che si hanno solitamente con la genetica, che afferma che spesso l’ibrido interspecifico é sterile, mentre sono stati osservati degli ibridi ammodytes X aspis gestanti, la cui prole ha generato discendenza.

Chiaro, il rettile é anche piuttosto primitivo e la natura ci ha sempre mostrato mille eccezioni e strategie per sormontare, o meglio spostare, le barriere considerate irremovibili.

 

Mi scuso per le divagazioni…due nello stesso articoletto… e lascio spazio alle immagini di queste splendide Vipera ammodytes e altri incontri avuti nei loro habitat.

 

Friuli-giugno-2013 8016 copia

Femmina in muta.

 

Friuli-giugno-2013 8290 copia

Dettaglio dell'occhio "lattiginoso" tipico degli individui in muta.


 

Friuli-giugno-2013 9138

Poco distante un'individuo si stava sfilando dalla vecchia pelle.


 

Friuli-giugno-2013 7501 copia 

Un maschio di Orbettino trovato nel medesimo habitat delle vipere.



 

Friuli-giugno-2013 9573 copia

Altra femmina di Vipera ammodytes ammodytes in muta.

 

Friuli-giugno-2013-0027-copia

 


 

Friuli-giugno-2013 7422

La foto non rende, ma in una zona del Friuli é stato reintrodotto con successo il Grifone (Gyps fulvus), per cui abbiamo fatto una scappata in quella zona per vederlo. Come detto, la foto non rende l'idea di avere sopra la testa questi grossi rapaci.


 

 

Friuli-giugno-2013 9426 copia

Coronella austriaca.

Friuli-giugno-2013 9396 copia

Anche in questo caso l'esemplare osservato é nel periodo di muta.


 

Friuli-giugno-2013 8786 copia

Vipera ammodytes, lunga meno di 20 cm, probabilmente nata nell'autunno del 2012.

 

 

Friuli-giugno-2013 9632 copia

Dettaglio del "corno" che da il nome popolare alla specie.

 

 

Friuli-giugno-2013 9144 copia

Splendida femmina. Va notata la coda che presenta la tipica colorazione arancione. Si pensa che possa essere usata come "esca", muovendola per attirare la preda. Comportamento che ho potuto osservare rare volte in esemplari in terrario.


 

Friuli-giugno-2013 8648 copia

Natrix natrix natrix, melanotica. L'esemplare é stato osservato nel mezzo di una pietraia ad una certa distanza dall'acqua, cosa che non é comunque sorprendente per la specie.

 

Friuli-giugno-2013 8353 copia

 

 


 

Friuli-giugno-2013 8735 copia

Vipera ammodytes con la colorazione marrone-rossiccia, malgrado il contrasto coi motivi dorsali, si tratta di un femmina sub-adulta.



 

Friuli-giugno-2013 0080 copia

Maschio di Zamenis longissimus, il Colubro di Esculapio. Questo esemplare ha una lungezza di circa 170 cm.

Friuli-giugno-2013 0071 copia

Foto per mostrare la stazza del serpente, che ha una lunghezza praticamente pari alla mia altezza.

 

Friuli-giugno-2013 0088 copia

Ritratto di questo "gigante".


 

 


 

Friuli-giugno-2013 9734 copia

Ritratto di una vipera dal corno.

 

 

Le due foto seguenti ritraggono il medesimo esemplare femmina di Vipera ammodytes ammodytes, fotografato a pochi minuti di intervallo. In base all'intensità del sole e dall'angolo in cui il serpente viene visto la sua colorazione da un effetto diverso

Friuli-giugno-2013 9634 copia

 

Friuli-giugno-2013 9676 copia 2


 

Tra tutte le foto che ho scattato, una delle mie preferite é la seguente. Ritrea una femmina di Vipera ammodytes ammodytes nel suo habitat.

 

Friuli-giugno-2013-0050-copia-2

 

 

Metto alcuni scatti alla rinfusa per il puro piacere di vedere e ammirare questo magnifico animale.

 

Friuli-giugno-2013 0094 copia

 

Friuli-giugno-2013 7684 copia

 

Friuli-giugno-2013 7788 copia

 

Friuli-giugno-2013 7815 copia

 

Friuli-giugno-2013 7832 copia

 

Friuli-giugno-2013 8858 copia

 

Friuli-giugno-2013 8866 copia

 

Friuli-giugno-2013 9222 copia

 

Friuli-giugno-2013 9525 copia

 

Friuli-giugno-2013 0100 copia

 

Friuli-giugno-2013 8088 copia

 

Friuli-giugno-2013 9359

 

Friuli-giugno-2013 9586 copia

 

Friuli-giugno-2013 0107 copia

 

Friuli-giugno-2013 9299 copia 2

 

Friuli-giugno-2013 9272 copia

 

 

Copyright © Grégoire Meier 2013 . Tutti i diritti sono riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale dei testi e delle foto.

 


 


Viewing all 114 articles
Browse latest View live